Cerchi qualcosa ?

Cerca nel blog

lunedì 10 aprile 2006

Le mie parole


Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese

sono gocce preziose indimenticate

Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato
sono foglie cadute
promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate
sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto
strette tra i denti
passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate...

Le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare
sono giocattoli e zanzare,
sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire
sorprese da un dolore profondo

che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare

Sono notti interminate,
scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose


Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire
le parole che ho detto
e chissà quante ancora devono venire...

strette tra i denti
risparmiano i presenti
immaginate,
sentite o sognate
spade, fendenti
al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate

Pacifico

2 commenti:

  1. La canzone è stata scritta e cantata inizialmente da Pacifico (nome d'arte di Gino De Crescenzo) nel 2001 e poi ripresa da Samuele Bersani nel suo Greatest Hits Che Vita ! per sugellare lo stretto rapporto che lega questi 2 artisti.
    Grazie ad Angelo (mio fratello...) per la segnalazione...tanto non se ne sarebbe accorto nessuno !!! ;-)))

    RispondiElimina
  2. Lo credo anch'io...ma cmnq...mi manca la melodia!Peccato!

    RispondiElimina